
Quando non ha le mani in pasta dentro il codice HTML, Nicola si diverte a scrivere romanzi e racconti ambientati in sistemi stellari situati in luoghi ed epoche a noi ancora sconosciuti. Storie popolate da donne e uomini impegnati a sopravvivere in mondi dove umanità, tecnologia e progresso si intrecciano fra loro in spirali dai confini sempre più labili.
"Anomalia" è il suo romanzo di esordio, primo libro della serie intitolata "Star Cluster Zero – Ammasso Stellare Zero".
In Luglio 2019 ha pubblicato una raccolta di "Prequel Anomalia" (tre racconti e un romanzo breve) intitolata "Assaltatori. Storie di coraggio nell’Ammasso Stellare Zero".
In Autunno 2019 ha inizio la collaborazione con Multiplayer Edizioni.
In Febbraio 2020 la saga "Star Cluster Zero" entra in libreria con il libro 1, "Anomalia" grazie a Multiplayer Edizioni!
Attualmente è al lavoro sul seguito di "Anomalia" ma sostiene di avere anche altre idee e soggetti da portare alla luce.
Intervista su Smashwords.
Questa che segue è la traduzione in Italiano dell'intervista realizzata in modalità automatica presso Smashwords, il più grande portale dedicato agli autori indipendenti e alla distribuzione mondiale di ebook.(Qui puoi leggere la versione originale, in lingua Inglese)
1 - Di cosa parla il tuo ultimo libro?
Questo romanzo è l'inizio di una serie fantascientifica chiamata "Star Cluster Zero - Ammasso Stellare Zero". Il titolo di questo primo libro è "Anomalia".
Si tratta di una vicenda ambientata in una realtà in cui i confini tra umanità e progresso tecnologico sono sempre più labili.
Da un giorno all'altro, i protagonisti vedono le loro vite cambiare. Le loro certezze, ciò in cui credono viene messo a dura prova. Così ognuno di loro è costretto a darsi da fare, a mettersi in salvo, combattere, interrogarsi e scoprire ciò che sta accadendo. In questo modo il lettore può divertirsi nel seguire le loro avventure. Ma è presente anche una trama più profonda che si sviluppa creando un collegamento fra i vari racconti e romanzi della serie.
2 - Ricordi la prima storia che hai mai letto, e che impatto ha avuto su di te?
Penso che la prima storia che io abbia mai letto sia Pinocchio, di Carlo Collodi, quando ero bambino. Un capolavoro senza tempo.
3 - Cosa leggi per divertimento?
Fantascienza, noir, classici, fumetti.
4 - A cosa stai lavorando?
Sto lavorando a un racconto e al seguito di Anomalia, primo romanzo della serie Star Cluster Zero - Ammasso Stellare Zero.
5 - Quali sono i tuoi autori preferiti?
È difficile fare il nome di un solo autore preferito... Isaac Asimov, Philip K. Dick, Howard Philip Lovecraft, Stan Lee, Italo Calvino, Omero, Jonathan Hickman, ecc. Diciamo che sono affascinato dalla capacità di creare universi dove ogni storia, grande o piccola è in qualche modo collegata. La prima volta che sono entrato in contatto con questo genere di narrazione è stato, in giovane età, con Stan Lee e i suoi supereroi. Ho sempre trovato tremendamente affascinante ritrovare connessioni e collegamenti tra una storia e l'altra.
Non credo ci sia bisogno di precisare che è mia opinione non erigere grosse barriere divisorie tra letteratura e comics (e a certi livelli aggiungerei anche sceneggiatura).
6 - Cosa ti ispira ad alzarti dal letto ogni mattina?
C'è sempre qualcosa da portare a termine, da iniziare, da migliorare, da sperimentare.
7 - Quando non scrivi, come spendi il tuo tempo?
Quando non scrivo, disegno siti web e realizzo grafiche, leggo, studio, imparo e promuovo i miei libri. E mi tengo in forma.
8 - In cosa consiste il tuo processo di scrittura?
Alla base c'è sempre un'idea di fondo. Nel corso del tempo ho maturato la saggia abitudine di annotare spunti e intuizioni degni di nota. Poi ci lavoro su. Pianifico, elaboro, organizzo, creo e disfo, insomma ci studio sopra. Poi creo delle tracce. Disegno i profili dei personaggi e vedo come si muovono all'interno delle linee narrative. A volte sono proprio loro, i personaggi, a darmi una mano nelle trame. A volte, invece mi fanno sudare un po'. Poi passo alla fase di scrittura del testo, capitolo dopo capitolo.
Sono abituato a non mollare un capitolo finché non mi soddisfa. Anche se talvolta può rivelarsi difficile, la mia missione è quella di portarlo a termine e poi passare al successivo (e mai prima), seguendo le tracce e le informazioni precedentemente elaborate. Chiaramente, il tutto non avviene in modo così categorico. A volte ad esempio può essere necessario eseguire delle ricerche allo scopo di documentarmi su alcuni temi o argomenti. Altre volte invece devo fermarmi su alcuni snodi della trama. Poi passo alle correzioni e revisioni varie, confrontandomi con alcuni fidatissimi collaboratori. C'è un gran lavoro dietro, veramente un gran lavoro fatto di disciplina, sacrificio, dedizione e tanti errori. In definitiva credo di aver codificato un metodo di scrittura con cui mi trovo bene, che spero di affinare e ottimizzare nel corso del tempo.
9 - Quale tecnica di marketing per te è la più efficace?
Credo sia di vitale importanza che il manoscritto sia presente presso tutti i datacenter connessi alla rete di comunicazione interplanetaria, onde evitare eccessivi tempi di latenza nella trasmissione dei dati verso i nodi periferici della galassia.
10 - Perché scrivi, ma soprattutto perché scrivi fantascienza?
Ho passato la mia vita assorbendo come una spugna storie, romanzi, fumetti, film e serie tv. Un bel giorno ho deciso di smetterla di vestire esclusivamente i panni del fruitore di contenuti e mi sono adoperato per creare qualcosa con le mie mani. La scrittura è il mezzo a me più congeniale per concretizzare ciò che mi passa per la mente.
Perché proprio questo genere? Sono nato e cresciuto con la fantascienza nelle sue varie forme, scritta, visiva, illustrata. A mio modesto parere la fantascienza è uno dei generi letterari, e più in generale, uno dei codici comunicativi più importanti ed elevati di cui la nostra civiltà possa ancora disporre. In un mondo sempre più arido e apatico, la fantascienza offre uno spazio multiforme dove immaginazione, utopia, sogno, avventura, critica, mistero ed esplorazione sono ancora di casa. Chi ama la fantascienza (nei suoi vari sotto-generi) ama gettare il proprio sguardo oltre le apparenze, oltre la realtà percepita e approvata.
Non importa quale sia il motivo che spinga le persone ad amare questo genere. Anche fosse il solo gusto di voler staccare la spina e trovare svago all'insegna del più puro e sano divertimento. Oppure la sete di conoscenza, l'insaziabile fame di risposte. In ogni caso, va bene così. Ogni epoca ha bisogno di fantascienza, e questo è vero anche al giorno d'oggi. Certo, in Italia le cose non vanno certo a gonfie vele. Esiste un divario fra sci-fi visiva e letteraria. Film, serie tv, fumetti, anime, videogiochi spopolano. La letteratura fantascientifica invece non se la passa troppo bene. Ma sono convinto che questo divario, questa barriera possa essere abbattuta.