Grazie a Luca Beltrami per aver partecipato alla seconda tappa del "Book Saga Tour" dedicato a "Star Cluster Zero"!
«C’è una costante nella storia dell’umanità.
Cambiano le epoche, gli strumenti, il livello tecnologico e gli uomini ma questa costante, spogliata delle sue caratteristiche esteriori, è un continuo ripetere sé stessa, epoca dopo epoca. È la guerra.
Dalle campagne di conquista per la gloria di Roma alle cariche lancia in resta dei cavalieri templari sulle aride pianure della Palestina, dalle trincee della Somme alla Guerra Bianca in Adamello nella Grande Guerra, dai deserti infuocati nei sanguinosi scontri tra Afrikakorp e Angloamericani alla battaglia di Cassino durante la Seconda Guerra Mondiale, dall’Afghanistan al Donbass, la guerra in ultima analisi si riduce sempre ad una sola cosa: uomini che si uccidono.
Una caratteristica curiosa di questo aspetto è che vale sia nel mondo reale che negli innumerevoli mondi fittizi dei racconti e dei romanzi di fantasia: dal prode guerriero che muore eroicamente combattendo il drago più crudele a Gandalf che cade nello scontro contro il Balrog, dallo space marine ucciso dal demone del caos in Warhammer 40.000 all’assaltatore imperiale fulminato dai laser della ribellione sulla Luna Boscosa di Endor in Star Wars, i frutti della guerra rimangono sempre gli stessi: morte, sangue e dolore.
Nicola Marco Camedda sa trasmettere tutta la tragicità di questa realtà in ogni suo romanzo.
Anomalia appartiene a una saga fantascientifica che racconta una guerra futuristica combattuta molto lontano da noi nel tempo e nello spazio, una guerra crudele e spietata.
Lo fa con un tale livello di immersione che ti rapisce e ti porta lì, tra il fischiare delle armi a guida laser, le urla dei commilitoni feriti, lo stridere dei veicoli corazzati e il frastuono delle turbine nucleari degli incrociatori spaziali.
Sei seduto in plancia su un’ammiraglia e un momento dopo stai sbarcando sotto il fuoco da un mezzo d’assalto, calpesti il fango di un pianeta remoto mantenendoti in copertura da un tiratore nascosto per trovarti coinvolto in un intrigo interplanetario ordito da gente senza scrupoli per cui la vita umana valle meno della propria sete di potere.
Questo è Anomalia, il primo libro di una grande saga di fantascienza militare in cui viene narrato un conflitto sporco, crudele e spietato.
Gli uomini sono solo pedine e la tecnologia uno strumento di morte.
L’autore appartiene alla mia generazione e le influenze della cultura popolare in cui è cresciuto sono molto evidenti.
Da Star Wars ai robottoni giapponesi, dalla fantascienza di Asimov a quell’intramontabile pilastro della fantascienza militare che è Fanteria dello Spazio di Heinlein, sostanzialmente l’inventore di un sotto genere.
Allo stesso tempo Nicola Marco Camedda attinge a tutta la sua formazione e preparazione scientifica inoltrandosi negli aspetti più tecnici dell’astrofisica senza mai risultare eccessivo e pesante, donando sostanza e spessore al romanzo. In Anomalia succedono cose, e ne succedono tante.
Lo “Show don’t tell” viene utilizzato in maniera sapiente senza tralasciare quella dose di realismo e coerenza che anche un romanzo di fantascienza deve mantenere per risultare credibile. Il risultato è un'opera immersiva anche per i lettori tecnologicamente meno preparati.
La scrittura è scorrevole, le scene d’azione gestite magistralmente, le descrizioni e i momenti riflessivi mai pesanti e invasivi tali da rompere il ritmo di un romanzo d’azione. Uno degli aspetti più entusiasmanti di Anomalia sono i personaggi, caratterizzati in modo eccellente.
Si empatizza con ognuno di loro al di là degli schieramenti e ancora una volta risalta uno degli aspetti essenziali di ogni conflitto, in qualsiasi epoca e teatro lo si combatta: in guerra non esistono buoni e cattivi, per lo meno non tra i soldati che arrancano nel fango e nella polvere per ordine di uomini di potere che mai hanno calcato un campo di battaglia.
Per chi è Anomalia?
Per tutti coloro che cercano un libro appassionante, ricco d’azione e avventura in un mondo lontano ma allo stesso tempo molto vicino a noi, dove immergersi ed emozionarsi ma anche riflettere.
Perché quegli uomini e quelle donne che combattono tra stelle lontane, in fondo, non sono diversi da quegli stessi uomini e donne che vivono, soffrono e muoiono in ogni guerra che l’umanità ha combattuto da quando esiste e che è insita nella natura stessa dell'essere umano.»
Testo di Luca Beltrami.
